Abbiamo visto come il nostro corpo sia in grado di comunicare inconsciamente il proprio stato emotivo tramite le posizioni assunte durante il riposo.
Lo stesso linguaggio implicito si rivela assolutamente valido anche per quanto riguarda la valutazione dello stato di una relazione dalla postura dei partners nel sonno.
Avete mai notato che, dopo una giornata romantica con il/la vostro/a compagno/a, tendete a riposare il più vicino possibile l’uno all’altro? Analogamente, se vi appisolate insieme dopo aver avuto una lite, vi verrà spontaneo porvi il più lontano possibile dal vostro partner nel letto.
Nonostante il linguaggio del corpo vari da persona a persona, possiamo individuare alcuni luoghi comuni per “decifrare” le posizioni di coppia assunte più spesso nel sonno.
È una posizione che riflette perfetto affiatamento ed equilibrio di coppia. Chi abbraccia, solitamente, è da intendersi come datore di protezione; l’abbracciato invece come bisognoso e completamente fiducioso nei confronti del compagno/a.
Esiste anche una sottocategoria di questa posizione, comunemente denominata Il Cucchiaio Perduto. Vi aderiscono tutte quelle coppie che, adottato Il Cucchiaio inizialmente, in una fase più matura della relazione abbandonano volutamente quella posizione per la sua scomodità e per la volontà di una migliore qualità del sonno.
Se dormite schiena a schiena, mantenendo sempre un contatto fisico tramite spalle o sedere, è un ottimo segnale. Significa che siete partner dinamici, con un grande rispetto per lo spazio individuale dell’uno e dell’altro e state vivendo una relazione stabile, rilassata e sana.
Sia tu sia il tuo partner trovate conforto l’uno nell’altro: avete un bilanciamento perfetto, siete tanto uniti quanto indipendenti. Paradossalmente rispetto al suo significato, questa è una postura che tende a caratterizzare le prime fasi di una relazione sentimentale.
Questa posizione può avere significati quasi opposti a seconda dell’opinione cui si vuol dare più credito.
Vi è un primo filone di studiosi che la dichiara una postura campanello d’allarme nei confronti dell’andamento della relazione. Individua in essa una fortissima ricerca di libertà e di mantenimento di una debita distanza dal partner da parte di uno o di entrambi i componenti della coppia.
Un’altra scuola di pensiero, invece, sostiene che dormire a distanza, volgendosi le rispettive schiene, sia sintomo di una salda stabilità relazionale e di un’elevata affinità di coppia.
È una postura dalla fortissima carica emozionale; molto comune quando una relazione è agli inizi, ma ha anche dei risvolti negativi.
La posizione potrebbe riflettere la situazione della coppia, ovvero estremamente ingarbugliata in dinamiche di interdipendenza, oppure richiamare un’eccessiva gelosia presente nella relazione da parte di uno o di entrambi i partners.
È diffusa anche un’altra versione di questa postura, Il Groviglio Sciolto: consiste ne Il Groviglio, ma abbandonato dopo una decina di minuti circa, in virtù di un sonno più confortevole. Consistendo simbolicamente in un compromesso tra intimità e indipendenza, è giudicato dagli studiosi l’ideale in termini di riflessione dello status del rapporto tra partners.
Caratterizzata da uno dei due partner che poggia la testa sulla spalla o sul torace dell’altro, come tutte le posizioni ad alta intensità emotiva ma anche ad elevato tasso di scomodità, è tipicamente assunta nelle relazioni neo-nate o in quelle in cui è stata “riaccesa” la
fiamma.
Assumendo questa posa coccolosa, gli amanti manifestano grande passione reciproca, un alto livello di fiducia nei confronti dell’altro e una radicata consapevolezza della relazione che stanno vivendo. Alcuni studiosi inoltre asseriscono che proprio l’appoggiare la testa sulla spalla dell’altro denoti una grande sicurezza nei confronti del partner.
La ricerca di un contatto con l’altro tramite i propri arti inferiori, in questo caso le gambe, ma anche quello che è comunemente detto piedino, è un chiaro sintomo della volontà e necessità di una connessione emotiva e sessuale con il partner.
L’intreccio, astrattamente identificabile come analogo dell’intersecarsi delle vite tra amanti, non consiste però soltanto in una ricerca di connessione, ma anche in una conferma. Aggrovigliare le gambe intorno al partner è un’implicita dichiarazione: non potete fare a meno di lui/lei -neanche durante il riposo!
Visualizzabile come una sorta di Il Cucchiaio, ma a senso unico, si verifica quando uno dei due partner cerca il contatto con l’altro, che si mostra disinteressato e nella propria metà del letto.
Questa postura ha diverse chiavi di lettura. La prima è che la persona che si tiene distante sia alla ricerca del proprio spazio personale all’interno della relazione, oppure semplicemente ama essere inseguita e si identifica come (o vorrebbe essere) preda nel rapporto di coppia. Può anche fungere da denuncia di necessità di maggiori attenzioni da parte del partner “cacciatore”.
Quando uno dei due partner tende ad assumere la posizione supina a Stella, caratterizzata da un’apertura a largo raggio di entrambi gli arti, talvolta surclassando il/la compagno/a nella sua posizione e nel suo ambito di letto, risulta evidente la disparità nella coppia.
Il partner risulta dominante durante il sonno, ma spesso e volentieri anche nell’ambito del rapporto in sé. Può spingere fuori dal letto o meno l’altro, ma rimane comunque un segnale di un malsano egoismo da parte di chi si espande. In linea di massima, gli studiosi sostengono che sia una modalità di condivisione del letto tipica delle coppie in crisi, sia essa più o meno palese, e che chi è schiacciato abbia problemi di bassa autostima e bassa fiducia nella relazione, al contrario di chi “schiaccia”, che invece sembra essere ancora sicuro dell’unione.
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