Co-sleeping: si o no?

Co-sleeping si o no

Co-sleeping: si o no?

Dormire insieme nel lettone è positivo o negativo per la crescita e lo sviluppo psicologico del bambino?

Volendo fare un excursus su questo argomento, la pratica del co-sleeping è diffusa sia tra i nostri antenati animali, i primati, sia nelle culture orientali.

Era ampiamente in uso anche nelle culture occidentali prima del XIX secolo, ma per effetto del progresso medico, scientifico e psicoanalitico ha avuto una spontanea interruzione, soprattutto negli stati Europei.

Si è infatti iniziato a pensare che il bambino debba quanto prima imparare a dormire da solo, e che parallelamente allo sviluppo di questa capacità si costituisca la sua autonomia.

Niente di più sbagliato!

Nei primi mesi di vita il bambino associa all’attaccamento fisico alla mamma la sensazione di sicurezza nei confronti dei pericoli, come del resto accade anche nel mondo animale.

È insita in ogni neonato la tendenza a salvaguardare la propria sopravvivenza attuando strategie comportamentali, prima tra queste il Sistema Comportamentale dell’Attaccamento.

Quest’ultimo si sviluppa in due fasi principali:
– Fino ai 6/7 mesi il bambino esprime necessità tramite il pianto e si quieta grazie al contatto fisico;
– successivamente invece, formatosi il ricordo dell’immagine della madre, acquisisce la capacità di accorgersi della sua assenza.

Compare così l’ansia da separazione nei suoi confronti, affrontata però non più tramite il pianto ma tramite una ricerca consapevole e attiva per raggiungerla.

Oltre a tutti gli aspetti positivi del co-sleeping per la forma mentis del bambino, si aggiungono anche i vantaggi che possono trarre i genitori da questo: in primis, una migliore qualità del sonno.

Non sarà necessario infatti che la mamma si alzi per allattare il neonato durante la notte, né che la mamma si rechi nella stanza del bimbo qualora lo senta piangere: sarà così più facile anche scongiurare il pericolo della difficoltà a riaddormentarsi, sia per i genitori sia per i figli.

Però, come ogni pratica, è corretta se attuata nella giusta misura.

Così come è fondamentale per un bambino avere questa possibilità, è altrettanto vero che è bene che entro l’inizio della scuola dell’infanzia egli sviluppi la capacità di dormire in autonomia in una stanza separata e che percepisca come propria.

In conclusione, W il co-sleeping!

Cosa ne pensi del co-sleeping? Qual è stata la tua esperienza?

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